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Funny Games

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2007 18:25
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10/12/2007 17:53

di Michael Haneke
FUNNY GAMES
di Michael Haneke
(Austria, 1997)
con: Arno Frisch, Frank Giering, Susanne Lothar, Ulrich Mühe, Stefan Clapczynski



TRAMA: Una benestante famiglia borghese composta da padre, madre e figlioletto raggiunge il proprio cottage per una vacanza sul lago: i loro vicini sono già arrivati, hanno preso accordi per una partita di golf da giocarsi l'indomani, il tempo è splendido.
Mentre gli uomini di casa armeggiano sulla barca a vela rimessa a posto da poco, la moglie sta preparando la cena ed all'improvviso si trova davanti Peter, un ragazzo dall'aria perbene ospite dei vicini, che le chiede in prestito delle uova. La donna sta per accontentarlo quando all'improvviso le sorge un dubbio: come ha fatto il giovane ad entrare senza che nessuno se ne sia accorto?

CURIOSITA' ED INFORMAZIONI:
Una delle carte che il regista Michael Haneke (già autore dell'apprezzata trilogia composta da "Il settimo continente", "Benny's video" e "71 frammenti di una cronologia del caso") gioca con maggiore abilità in questo curioso ed affascinante "Funny games" risiede nel passaggio quasi impercettibile dalla normalità al terrore, nell'esazione della paura tramite un uso della violenza non effettistico e non spettacolare epperò tanto più efficace nel suo svolgersi.
L'abusato tema dell'intrusione di individui pericolosi all'interno delle mura domestiche è qui rivitalizzato dal rifiuto di tutti gli stereotipi del caso (le efferatezze avvengono sempre fuori campo, e sono presenti solo nelle conseguenze di dolore e mortificazione che esse hanno sugli individui) e di giustificazioni sociologiche o psicologiche al fine di alleggerire il tutto: la "splendida festa di morte" annunciata viene portata alle estreme conseguenze senza che allo spettatore siano lasciate vie di scampo, soluzioni catartiche o liberatorie.
Si esce perciò dalla visione quasi stanchi, di certo profondamente disturbati: il che, nella fattispecie, è la prova migliore che il regista è pienamente riuscito nei suoi intenti.

fonte: Francesco Troiano, tempimoderni.com

COMMENTO PERSONALE: Funny Games non è il film da serata con gli amici, dedicarsi alla sua visione richiede il massimo sforzo, per apprezzare sino in fondo il discorso sull'assuefazione alla violenza (soprattutto al cinema) portato avanti dal cineasta austriaco. Nonostante possa apparire un thriller come altri dalla lettura della trama, il film presto si dimostra per quello che è: un esperimento sul livello di sopportazione dello spettatore, attraverso eepedienti geniali (come gli psicopatici che si rivolgono al pubblico in prima persona, o la mancanza di commento musicale, apparte all'inizio, alla fine e in una scena particolarmente angosciante). Haneke non ci risparmia nessuna crudeltà e non ci dà speranza, e riesce a creare un clima insostenibile anche lasciando la violenza fuori campo. Ottimi interpreti che danno un'impronta ancora più realistica a questa scioccante opera. Da vedere!!!

[Modificato da Tony Wong 10/12/2007 17:54]
10/12/2007 18:25

strepitoso..un film immenso di un regista che adoro...

e non vedo l'ora di vedere il remake... [SM=g7324]
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