PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO...E ANCORA PRIMAVERA
di Kim Ki-Duk (봄 여름 가을 겨울 그리고 봄 (Bom yeoreum gaeul gyeoul geurigo bom))
(Korea, 2003)
con: Oh Young-Su, Kim Ki-duk, Kim Young-Min, Seo Jae-Kyung, Ha Yeo-Jin
TRAMA: Primavera
La storia comincia con la presenza di un anziano monaco e del suo giovanissimo discepolo e novizio. Quest'ultimo è il protagonista del film. Durante la "primavera" della sua esistenza, il giovane novizio scopre l'importanza e il rispetto della vita, grazie soprattutto alla rigida educazione impostagli dal suo maestro. Infatti questo, per punire il bambino per il suo atteggiamento violento e cinico nei contronti di alcuni animali del bosco, lo punisce infliggendogli la stessa pena.
Estate
La vita del giovane monaco, divenuto ormai un adolescente, viene stravolta dall'arrivo nell'eremo di una donna con sua figlia, anche lei adolescente ma malata. Alla richiesta della madre, il vecchio monaco accondiscende a che la ragazza resti nel monastero per poter curare il suo male, anche se il maestro ritiene che il problema non sia fisico, bensì interiore. La presenza della ragazza turba profondamente il giovane monaco, al punto che i due cederanno alle loro tentazioni, contro il parere del vecchio monaco. Il giovane monaco però, innamorato della ragazza ormai guarita e partita per tornare nel mondo "reale", scapperà dall'eremo per poterla raggiungere.
Autunno
Il vecchio monaco continua la sua vita solitaria nell'eremo e, per caso, scopre su di una pagina di giornale che un trentenne è in fuga dopo aver ucciso sua moglie a causa della gelosia. Il fuggitivo è proprio il giovane monaco, che si rifugia nell'eremo presso il suo maestro, dove tenta anche il suicidio ma è prontamente fermato dal vecchio. Per aiutare a ritrovare la pace interiore, il vecchio monaco assegna al giovane un lavoro di grande calma e meticolisità. Intanto, però, due poliziotti riescono a scovare il giovane omicida ma accettano, su richiesta del maestro, di portarlo via solo a lavoro concluso. L'indomani, finito il lavoro e partiti i due poliziotti con il giovane, il vecchio monaco si suicida dandosi fuoco nella sua barca al centro del lago.
Inverno
Ormai divenuto anziano, il discepolo del defunto maestro torna all'eremo, dove tutto è ghiacciato per il freddo. Dopo aver scoperto la fine del proprio maestro, il monaco comincia ad esercitarsi nelle arti marziali. Ma la sua vita cambia allorquando una giovane donna lascerà nel convento alle attenzioni del monaco, il suo piccolissimo figlio. Questa però morirà nel lago ghiacciato mentre si allontana dall'eremo.
... e ancora primavera
Il ciclo della vita riprende: il monaco si prenderà cura del bambino, che intanto è cresciuto, così come il vecchio defunto monaco aveva fatto tempo addietro con lui.
wikipedia.it
COMMENTO PERSONALE: Con questo film non esistono vie di mezzo: o lo si considera un capolavoro, oppure un film noiosissimo...
Kim Ki-Duk esplora tutti percorsi della vita e dell'anima dell'uomo attraverso le quattro stagioni, coincidenti idealmente con la crescita del piccolo monaco protagonista.
E' un film a volte violento, spesso crudo nel mostrare aspetti della vita del bambino che cresce imparando a sue spese lezioni importanti di vita.
Scopre così il gusto della violenza e del sesso, ma anche la crudeltà, la sofferenza, le punizioni infertegli...il tutto in un crescendo poetico che culmina con la vecchiaia del protagonista che si prenderà cura di un altro bambino cui impartirgli preziose lezioni di vita.
Kim ki-Duk dirige con mano ferma il suo miglior film della sua breve ma intensa carriera: il più dotato regista dell'Estremo Oriente si conferma una piacevole rivelazioni, e non si può non giudicare positivamente questa opera che si inserisce tra altri due capolavori come
L'isola e
La samaritana.
La critica sembra essersi finalmente accorta di lui: speriamo che anche il pubblico, per il momento solo d'èlite, lo noti, e gli tributi il giusto rispetto che merita.
[Modificato da kingofkings86 28/11/2007 17:16]